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Come pagare il bollo auto: consigli e informazioni utili

Il bollo auto è un obbligo dovuto a tutti (o quasi) i possessori di un veicolo: si tratta infatti di una vera e propria tassa, che i proprietari sono tenuti a pagare alla scadenza del termine.

Non importa se la macchina venga usata o meno, se circoli o stia rinchiusa in un garage, il bollo va ugualmente pagato, altrimenti si va in contro ad alcune conseguenze spiacevoli.

Destreggiarsi tra queste pratiche può essere però piuttosto complicato. I termini, le modalità di pagamento, i costi e le esenzioni sono cose che comunque non tutti conoscono in maniera esaustiva.

Avere delle nozioni a riguardo può essere però molto utile, e per questo motivo andiamo e vedere tutto ciò che c’è da sapere su come e dove pagare il bollo auto.

Bollo auto: come calcolare l’importo e quando pagare

Possiamo iniziare sottolineando che il bollo auto sia una tassa con scadenza annuale, e che quindi vada pagata puntualmente allo scadere di questo termine.

Non è poi così difficile individuare questa scadenza, in quanto solitamente coincide con il mese di immatricolazione. Se quindi fate un po’ di attenzione, dovreste riuscire a rimanere nei termini con facilità.

Se per caso questo termine vi fosse sfuggito, non dovete però preoccuparvi, poiché avete tempo fino al mese successivo per poter adempiere al pagamento.

Vi ricordiamo tuttavia che se la vostra auto risulta essere di interesse storico e collezionistico, il bollo auto è ridotto del 50%. Per poter ottenere questa riduzione, l’auto deve essere immatricolata da almeno 20 anni e possedere un certificato di rilevanza storica rilasciato da Asi, Fmi o dai registri Storico Lancia, Italiani Fiat o Italiano Alfa Romeo.

Se invece il vostro veicolo ha ottenuto l’immatricolazione più di 3o anni fa, il bollo non è più necessario.

Fra poco andremo a vedere quali siano i metodi più comuni per controllare il valore dell’importo, ma vi basti sapere che il costo varia a seconda della potenza del veicolo, che si misura i KiloWatt.

Per accertarvi di quanto sia potente il vostro veicolo (e quindi quanto verrà a cosare il bollo auto) non dovrete  far altro che andare a controllare sul libretto di circolazione.

Come pagare il bollo auto e dove controllare l’importo

La tassa del bollo auto è di competenza delle singole Regioni, che hanno una certa autonomia nel regolare la normativa, e l’importo dovuto è quindi legato anche alla Regione di residenza del proprietario.

Per questo motivo, il modo più semplice ed immediato per calcolare il costo della tassa è quello di andare a controllare sul sito della propria Regione. Molte di queste hanno infatti predisposto calcolatori automatici che vi permettono di ottenere il risultato in pochi secondi.

Solo Sardegna e Friuli Venezia Giulia delegano queste competenze all‘Agenzia Delle Entrate.

Proprio quest’ultima fornisce poi una serie di tool e possibilità di controllo per questo importo che si possono rivelare piuttosto utili.

Abbiamo innanzitutto il controllo in base alla targa del veicolo, semplice ed immediato. Se si vuole fare una ricerca più approfondita, si può passare a quello con la formula completa, che ti permette di cercare in base a veicolo, targa, regione di residenza, mese e anno di scadenza, mesi di validità ed anche la possibilità di codici di riduzione.

Per alcune Regioni (Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Marche, Sicilia e Val d’Aosta) è possibile anche effettuare il controllo dei pagamenti effettuati.

In ogni caso, nel calcolo effettuato dall’Agenzia Delle Entrate sono comprese anche le eventuali sanzioni e interessi, quindi fate sempre attenzione quando effettuate questa ricerca, poiché se fatta prima del termine di scadenza, potrebbe non comprendere l’importo completo.

Il controllo per mezzo della targa del veicolo, si può fare inoltre sul sito dell’ACI, attraverso il quale potrete pagare anche comodamente la tassa online, se siete residenti in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria, Sicilia, Val d’Aosta e nelle province autonome di Trento e Bolzano.

Questo non è però l’unico modo per poter adempiere alla tassa del bollo auto, ed esistono diverse possibilità in grado di adattarsi alle esigenze di tutti:

  • Sportelli delle Poste Italiane
  • Tabaccherie abilitate a questi adempimenti (convenzionate con Lottomatica o Banca 5 S.p.A)
  • Sportelli ATM automatici e fisici
  • Homebanking quanto è previsto
  • Ricevitorie SISAL che ne comprendono la possibilità

Quasi tutte queste modalità prevedono però una commissione per il pagamento.

L’introduzione di PagoPA

Parlando di pagamenti del bollo auto, bisogna necessariamente introdurre PagoPA, il canale attraverso il quale vengono processati tutti i pagamenti della Pubblica Amministrazione.

La sua introduzione in realtà non ha portato significativi cambiamenti nelle modalità di adempimento che vengono messe a disposizione degli utenti, poiché non si tratta di un vero e proprio sito.

Possiamo considerarlo come il metodo unificato per processare e smaltire tutti i pagamenti destinati alla PA, ma questi vengono comunque effettuati attraverso il sito dell’ente pubblico creditore, oppure attraverso le banche e gli sportelli che sono abilitati a questo genere di operazioni.

In aggiunta a tutto ciò, si ha anche la possibilità di pagare attraverso un’app predisposta proprio per il pagamento attraverso PagoPA: EasyPol.

Attraverso quest’applicazione, potrete adempiere a tutti i principali pagamenti di avvisi e bollettini per la Pubblica Amministrazione, direttamente dal vostro tablet o smartphone. Questo vale quindi per il bollo auto, ma anche per tutto il resto degli adempimenti amministrativi.

L’app si può trovare facilmente sia su iOS che su dispositivi Android.

La possibilità di un bollo auto in base alle emissioni di CO2

Abbiamo detto che il costo del bollo auto può variare a seconda della Regione di residenza, a causa dell’autonomia di gestione, ma da tempo si stanno valutando altre metodologie di differenziazione.

Si discute infatti della possibilità di adottare un sistema “bonus malus”, che penalizzi l’acquisto e il possesso di auto inquinanti e che invece favorisca i possessori di veicoli ecologici e a basso impatto ambientale.

Tutto questo per incentivare l’acquisto e la circolazione di automobili con una bassa emissione di CO2, aumentando o riducendo il prezzo del bollo auto di conseguenza.

Mentre si aspetta che venga stilato un criterio sufficientemente equo e attendibile per poter dare il via a questa nuova misura di sicurezza ambientale, ci si accontenta dell’ecotassa, già in uso da diverso tempo.

Grazie a questa pratica, viene previsto un sovrapprezzo considerevole al momento dell’immatricolazione, da pagare una tantum, a seconda del livello di emissione di CO2.

Le esenzioni per il bollo auto

Nonostante il bollo auto sia una tassa dovuta a chiunque sia in possesso di un’automobile, esistono alcune esenzioni a riguardo.

Se si rientra nei criteri stabiliti, non è quindi necessario procedere all’adempimento. Ricordiamo che le Regioni hanno una propria autonomia riguardo questa materia, perciò vi consigliamo di consultare la regolamentazione presente nel luogo di vostra residenza, in modo da poter capire con certezza se il vostro veicolo rientri o meno nei criteri stabiliti.

Inoltre, alcune Regioni, anno dopo anno introducono e modificano i criteri, valutando volta per volta quali siano quelli ottimali, e bisogna quindi controllare periodicamente, anche in caso che l’auto in vostro possesso esca per qualche motivo dalle categorie coperte dall’esenzione.

In ogni caso esistono alcuni criteri generali che valgono su tutto il territorio italiano e che permettono di non pagare il bollo:

  • Sono esenti da bollo auto i veicoli ecologici (elettrici, ibridi, a metano ecc.). La normativa può però variare da Regione a Regione, ed è bene controllare quindi prima quali siano i criteri accettati.
  • Non è necessario il bollo auto anche per le mini car, ovvero ciclomotori e quadricicli leggeri. Per loro è sufficiente la tassa di circolazione.
  • Sono esenti anche i veicoli associati a persone con disabilità.
  • L’ultimo criterio di esenzione è quello già accennato, ovvero per i veicoli che hanno superato i trent’anni dall’immatricolazione. In questo caso non è necessario comunicare l’avvenuto raggiungimento del criterio di esenzione, poiché questo scatta automaticamente. Per questo genere di veicoli sarà sufficiente pagare la tassa di circolazione.

Conclusione

Abbiamo detto tutto ciò che è necessario sapere riguardo al bollo auto e anche di più, ora resta a voi fare tesoro di quanto appreso.

Ovviamente è importante ricordarsi che il bollo va pagato in maniera perentoria anno dopo anno, ma basterà tenere a mente il mese di immatricolazione per capire quando arriverà il momento di adempiere al pagamento.

Per calcolare il valore del bollo non dovrete far altro che andare a scoprirlo sul sito dedicato della vostra regione e il gioco è fatto.

Per quanto riguarda le modalità di pagamento sono molteplici, e in un modo o nell’altro riuscirete a trovare quella che fa per voi. Purtroppo molte sono comprensive di una commissione, ma siamo sicuri che riuscirete a trovare un buon compromesso.

Infine, accertatevi che la vostra auto abbia o meno i criteri ideali per poter entrare in una delle diverse categorie alle quali è concessa l’esenzione dal bollo d’auto.

In questo modo vi libererete dell’annuale impegno di dover pagare la tassa.

Controllate sempre le normative regionali a riguardo, perché le amministrazioni hanno l’abitudine di cambiare e aggiornare i criteri anno dopo anno, e potreste ritrovarvi fuori dalle categorie senza accorgervene.

Questo è veramente tutto e ora siete pronti anche voi ad affrontare il bollo auto senza avere mai più problemi.

 

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